

Un seminario per chi vuole davvero interrogarsi sulla vita, sulla morte… e su ciò che non muore mai.
Nel tempo presente, segnato da crescenti tensioni, conflitti e insicurezze globali, la guerra ci appare come un’esplosione esteriore di una decadenza morale ed etica.
Siamo tutti chiamati a porci una domanda essenziale:
come uscire dal caos e tornare all’armonia?
Ogni guerra fuori è riflesso di una guerra dentro:
fra ciò che siamo e ciò che temiamo, fra ciò che desideriamo e ciò che rifiutiamo.
Allo stesso modo, anche la paura della morte nasce da una disconnessione profonda con la nostra vera natura.
La Bhagavad-gītā insegna che solo risolvendo questo conflitto nel cuore possiamo veramente varcare quella soglia senza paura, realizzando la nostra natura di eternità.
fra ciò che siamo e ciò che temiamo, fra ciò che desideriamo e ciò che rifiutiamo.
Allo stesso modo, anche la paura della morte nasce da una disconnessione profonda con la nostra vera natura.
La Bhagavad-gītā insegna che solo risolvendo questo conflitto nel cuore possiamo veramente varcare quella soglia senza paura, realizzando la nostra natura di eternità.

In un dialogo illuminante con grandi pensatori come Giordano Bruno, Spinoza, Schopenhauer, e con le profondità spirituali delle Upaniṣad e della Bhagavad-gītā, esploreremo:
• Come nasce la paura della morte e come può essere trascesa.
• Cosa accade realmente nel momento del trapasso, secondo la tradizione Indo-vedica.
• Come prepararci interiormente a varcare quella soglia con fiducia, senza paura.
• Perché ogni nostra azione – pensiero, parola, desiderio – genera una reazione: karma-bandhana, il vincolo invisibile che ci lega al ciclo del saṁsāra.
• Come l’amore per Dio e per tutte le creature rappresenti l’unica vera risposta a ogni angoscia esistenziale.