Govardhan non è semplicemente una tenuta agricola.
È un luogo di rinascita, di risveglio e di sintonia con il ritmo naturale della vita, dove la coltivazione della terra si fonde con la coltivazione del sé.
Un centro di sperimentazione, educazione e pratica che restituisce alla natura il suo significato più profondo: un’espressione del divino da ascoltare, custodire e onorare.
Govardhan é un luogo dove ritrovare la connessione perduta.
Sua Divina Grazia Bhaktivedanta Swami Prabhupada ci ricorda che la natura è un tempio in cui si può servire Dio, non un magazzino da sfruttare.
Nel cuore delle colline toscane, su oltre 30 ettari di terra, Govardhan Italia è divenuto in pochi anni un laboratorio a cielo aperto di vita sostenibile.
Qui, i principi dell’Ayurveda, della coltivazione naturale e della cucina vegetale e non violenta si intrecciano con un’educazione umana e spirituale, fondata sul servizio, sulla consapevolezza e su un agire in spirito comunitario.
Non è la nostalgia per un passato rurale idealizzato a muoverci, ma la consapevolezza che il futuro può germogliare solo riscoprendo quei valori universali che, per millenni, hanno nutrito civiltà fondate sull’armonia con la natura e con il divino: semplicità, sobrietà, gratitudine, cooperazione e vita spirituale.
Govardhan è la nostra risposta concreta a una crisi globale che è prima di tutto interiore.
Perché se l’essere umano perde il legame sacro con la Madre Terra e con Dio, perde anche sé stesso.
Da questo nobile intento, prende forma “ADAyur”: un modello educativo e spirituale.
Il Dipartimento di Agricoltura Didattica ispirata all’Ayurveda (ADAyur) e il Dipartimento di Cucina per l’Anima nascono dalla visione di Marco Ferrini, con l’intento non solo di trasmettere tecniche di coltivazione naturale o ricette salutari, ma di educare a un approccio integrale dell’esistenza.
Una visione antica quanto attuale, in cui la terra è Madre, il cibo è offerta sacra, e il servizio è espressione di gioia e devozione.
Nel nostro orto coltiviamo ortaggi, frutta, erbe aromatiche, spezie e ulivi seguendo i ritmi delle stagioni e i principi dell’agricoltura naturale ispirata all’Ayurveda.
Come afferma Marco Ferrini:
“Qui abbiamo tutti gli elementi: il sole con la luce e il calore, l’aria, l’acqua, la terra con i suoi minerali, e la devozione”.
In questo spirito, ogni gesto, dal seminare al raccogliere, diventa un atto consapevole, un’offerta di sé, un ponte tra la pratica quotidiana e la dimensione spirituale dell’essere.